Difficoltà nei movimenti, disprassia:
già in età precoce (4 anni), nel soggetto
possono essere rilevate alcune difficoltà nei movimenti, si manifestano in
maniera evidente una serie di indicatori che possono essere osservati, che
potranno in seguito manifestarsi come dislessia, disgrafia:
- lentezza motoria, mal destrezza, scoordinamenti;
- disordini nel coordinamento bimanuale, nel disegno, nel vestirsi, nelle allacciature;
- esitazioni o precipitazioni nello scendere le scale, nell’attraversare la strada, nel prendere al volo una palla;
- difficoltà nell’orientamento nello spazio, tendenza al disordine o all’eccessivo mantenimento dell’ordine;
- lentezza o difficoltà nell’inseguimento percettivo di figure o oggetti che si muovono, oppure di oggetti fermi mentre si muove l’osservatore;
- difficoltà nell’orientamento temporale: prima- dopo, prima di- dopo di, ieri- oggi- domani, sequenze temporali;
- difficoltà nella memoria ordinata e sequenziale;
- difficoltà nell’inseguimento percettivo di messaggi verbali;
- lentezza nell’adeguarsi ai cambi d’attività, di giochi, di ambienti;
- tendenza a stancarsi o a eccitarsi nelle situazioni di confusione, di gruppo, di iperstimolazione.
Difficoltà di organizzarsi nello spazio e nel
tempo
Il soggetto è spesso in una condizione di
imperfetta o mancata stabilizzazione della dominanza laterale
La condizione dislaterale rende difficoltoso
il lavoro di movimento da sinistra a destra, la chiusura dei cerchi, il rapido
uso contemporaneo delle mani, i grafismi, ecc.
La mancata lateralizzazione si manifesta
inoltre legata a comportamenti come:
lentezza, sfavorevole lavoro da sinistra a destra e problemi tutti legati alle
difficoltà nell’organizzarsi nello spazio e nel tempo.
Tutti i comportamenti umani si
svolgono nello spazio e nel tempo.
Queste due dimensioni non sono dissociabili,
lavorano insieme: dal loro rapporto prende corpo la velocità, secondo la
formula S/T = V; Tempo, spazio, velocità interagiscono in tutte le condotte
umane, nella percezione, nella motricità, nel pensiero, nella memoria, nel
linguaggio e si influenzano a vicenda.
Alcuni esempi:
- chi si muove male nello spazio e nel tempo, in genere perde velocità, rallenta, inciampa, esita, a volte tende alla precipitazione, quindi agisce più frettolosamente di quanto dovrebbe;
- chi altera la velocità,accelerando o decelerando, mette in sofferenza lo spazio e il tempo, quindi perde precisione, accuratezza, si scoordina, si stanca facilmente.
Difficoltà nel linguaggio
Occorre prestare attenzione ad alcuni
sintomi:
- esitazioni nell’incipit;
- lentezza (a volte alternata a precipitazioni);
- inversioni dell’ordine spazio temporale di suoni come pre/per, al/la o di sillabe cinema/cimena, cioccolato/cocciolato;
- difficoltà nelle parole lunghe;
- eloquio molto sintetico, stretto, a volte criptico;
- ritardo nella comparsa del linguaggio;
- tendenza alle sostituzioni o inversioni.
Fonte: Piero Crispiani (Direttore scientifico del Centro Italiano Dislessia), Scuola
dell’infanzia GIUNTI Scuola, 2010
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