mercoledì 19 giugno 2013

UN PROBLEMA DI «GENI» Il segreto della dislessia

NUOVE SCOPERTE ORA SI CONOSCONO IL GENE RESPONSABILE DELLA MALATTIA E LE AREE DEL CERVELLO COINVOLTE. MA LA DIAGNOSI PRECOCE E UNA CORRETTA RIABILITAZIONE RESTANO LE CHIAVI PER TRASFORMARE UNO SVANTAGGIO IN UNA MARCIA IN PIÙ

Anche la dislessia ora ha il "suo" gene. Dal nome impronunciabile: DYX1C1. Lo hanno individuato ricercatori di Stoccolma, studiando alcune famiglie finlandesi in cui la malattia è ricorrente. «La scoperta conferma che c' è una predisposizione familiare alla dislessia», spiega Emanuela Maggioni, primario del Servizio di neuropsichiatria e riabilitazione dell' età evolutiva dell' Ospedale don Gnocchi di Milano. Oltre alla genetica, però, altre cause non ancora chiare potrebbero essere all' origine della dislessia. CREATIVITÀ Quali che siano le cause, il risultato è che il cervello dei dislessici funziona un po' diversamente da quello degli altri. «Studi condotti con la risonanza magnetica funzionale e con la tomografia a emissione di positroni (PET) hanno permesso di stabilire che, durante la lettura, nel cervello dei dislessici si attivano zone diverse rispetto a quelle che si accendono nel sistema nervoso dei bambini che leggono senza difficoltà» spiega Emanuela Maggioni. Ciò, tuttavia, non significa che chi soffre di dislessia sia meno intelligente degli altri. Anzi, il fatto che il suo cervello funzioni in un modo un po' diverso lo facilita nel trovare soluzione originali ai problemi, lo rende creativo e vivace. Non a caso, numerosi dislessici si sono distinti in campo artistico e scientifico. SCOPRIRLA SUBITO Ma le qualità creative faticano a emergere se il bimbo dislessico non viene capito e se la diagnosi non è fatta per tempo. «A volte genitori e insegnanti pensano di avere a che fare con un piccolo svogliato, o poco intelligente» prosegue Maggioni. «Ciò ritarda gli accertamenti necessari alla diagnosi e allontana il momento in cui viene iniziata la riabilitazione». Questa, così come la diagnosi, viene fatta in centri specializzati e le spese sono rimborsate dal Servizio sanitario nazionale. «Va però detto che in Italia i centri specializzati a questo scopo sono ancora troppo pochi» puntualizza l' esperta. I campanelli di allarme, comunque, vanno colti subito. «Alcuni segnali possono manifestarsi ancora prima che il piccolo si confronti con la lettura» spiega la specialista. «Per esempio: se un bambino a 4 anni parla ancora con un linguaggio incomprensibile per un adulto, la causa potrebbe essere la dislessia». LA RIABILITAZIONE Anche se una vera diagnosi non è possibile prima dei sette anni, con i bambini molto piccoli che mostrano questi segnali si può iniziare un trattamento. «La prima tappa della riabilitazione consiste nel lavorare sui disturbi del linguaggio. In ciò è fondamentale la figura del logopedista, che aiuta i bambini a imparare ad articolare i suoni» spiega l' esperta. L' intervento sulla lettura, invece, può seguire strategie diverse. In alcuni casi si tratta di insegnare al piccolo alcuni trucchetti, che gli permettono di aggirare l' ostacolo: per esempio, come dedurre la seconda parte di una parola o di una frase leggendo soltanto la prima. «Nella riabilitazione è basilare il contributo di genitori e insegnanti» dice Maggioni. «Gli insegnanti devono essere informati e non pretendere compiti che il bambino ha difficoltà a portare a termine, come la lettura a voce alta». «Spesso alla dislessia è associata anche una difficoltà a fare i calcoli» prosegue l' esperta. «Per questo, nella risoluzione dei problemi di matematica, gli insegnanti dovrebbero permettere al bambino dislessico di usare la calcolatrice. Ma su questo si incontrano resistenze». I genitori, poi, possono dare un contributo importante leggendo per i loro figli i libri di testo. Così il bambino non resterà indietro nell' acquisizione dei contenuti. A leggere imparerà dopo. Per informazioni, anche sui centri per la riabilitazione, ci si può rivolgere all' Associazione italiana dislessia, tel. 051-270578. Margherita Fronte Dislessici e famosi: la forza dell' originalità George Washington Walt Disney Pablo Picasso John Lennon Thomas Edison Tom Cruise Cher Liv Tyler Keira Knightley Whoopi Goldberg Albert Einstein Silvester Stallone Leonardo Da Vinci Robin Williams Agata Christie Harry Belafonte Richard Branson Segnali importanti Questi gli indizi che possono far pensare che un bambino ne sia affetto PER RICONOSCERLA I segnali della dislessia sono diversi da un individuo all' altro. Di seguito ne sono riportati alcuni. (Tratto dal sito dell' AID-Associazione italiana dislessia: http://www.dislessia.it) STILE DI APPRENDIMENTO Nel bambino l' acquisizione delle abilità connesse alle prime fasi dello sviluppo (camminare, parlare) è stata più lenta rispetto alla media La sua capacità di lettura e di scrittura è significativamente inferiore alla vivacità intellettiva Il bambino viene frequentemente rimproverato, accusato di agire in modo stupido o di essere pigro, sbadato, immaturo e di non impegnarsi abbastanza Si sente stupido, ha una bassa autostima E' molto bravo in arte, musica, sport, nelle costruzioni Ha difficoltà a mantenere l' attenzione Fa fatica a concentrarsi ed è molto vivace Apprende rapidamente attraverso l' osservazione, la dimostrazione, la sperimentazione e gli aiuti visuali E' bravo a mettere in pratica idee astratte Sogna molto a occhi aperti; si perde facilmente nei propri pensieri. COMPORTAMENTO Risulta spesso molto frustrato Può essere molto disordinato In realtà è molto più indietro con gli studi di quanto non appaia In classe disturba oppure fa il buffone, oppure è troppo calmo Può essere ipersensibile, molto emotivo Ha difficoltà a copiare o a riassumere Può essere ambidestro Spesso confonde la destra con la sinistra e il sopra con il sotto Ha problemi con la memoria a breve termine, ma ha un' eccellente memoria a lungo termine LETTURA, SCRITTURA E ABILITÀ LINGUISTICHE È molto lento a leggere Può leggere anche rapidamente, ma non comprende ciò che legge Non legge mai per il gusto di farlo Può essere distratto dal riconoscere disegni nel testo scritto e si lamenta che le parole saltano fuori dalla pagina Legge male ad alta voce Nella lettura e nella scrittura mostra ripetizioni, trasposizioni, aggiunte, omissioni, sostituzioni o inversioni di lettere, parole e numeri. Durante la lettura può provare mal di testa, giramenti di testa o malessere. Si confonde con alcuni tipi di lettere, numeri o parole e tende a invertirli. Tende a non ricordare gli elenchi (di nomi, cose, numeri, eccetera). Nella lettura e/o nella scrittura ripete sillabe, parole e addirittura intere frasi; talvolta legge o scrive parole al contrario o salta le parole Dimentica la parte centrale della frase o ciò che ha appena finito di leggere Ha difficoltà nel compitare correttamente E' facilmente distratto da stimoli sonori Può pronunciare male parole lunghe o trasporre parole e frasi nel parlare Può non essere in grado di leggere la propria scrittura La scrittura può continuamente oscillare da leggibile a illeggibile Il modo in cui tiene in mano la penna è inconsueto Durante la lettura si lamenta di provare sensazioni di movimento o di vedere parole distorte Può vedere sulla pagina cose che non ci sono MATEMATICA Si basa sulle sue dita per contare. A volte può anche essere capace di contare bene, trovando tuttavia difficoltà nel contare gli oggetti.


Fonte: Corriere Salute del 2 novembre 2003

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